Come il corpo umano sano necessita di un’alta percentuale di acqua, così pure una muratura antica, realizzata con tufo, arenaria, vecchi mattoni di fango (ladiri) o magari tutte queste assieme, anche miste a trachiti con conci d’argilla e calce, ha comunque bisogno di rimanere sempre in equilibrio igrometrico, mantenendo cioè un minimo grado di umidità che conservi la coesione ldelle sue componenti minerali.
Quindi, una corretta procedura di risanamento di dette murature, non potrà prescindere da una serie di accorgimenti e procedure tutte importanti e di rigorosa cronologia, come una preventiva analisi, poi pulizia, desalinizzazione, consolidamento, successiva applicazione di calce osmotica stabilizzante, per terminare con idonei strati di intonaco e finitura.
In numerosi interventi di restauro, si sono applicati con ottimi risultati estetici, intonaci e pavimenti in cocciopesto, adoperati da millenni ed arrivati in perfetto stato fino ai giorni nostri. Per la buona riuscita di questi interventi è comunque indispensabile preparare supporti puliti desalinizzati e liberi da umidità eccessiva.
Un problema frequente nelle murature nei piani terra è causato da risalita di umidità per capillarità. A seconda del tipo di muratura presente, vengono scelti gli opportuni sistemi ad iniezione, che riescono ad idrofobizzare definitivamente la struttura muraria, ripristinando quindi eleganza e salubrità di un muro asciutto.




